11.12.15

Addio a cappone e tortellini: ecco il decalogo del pranzo di Natale vegano - Food24

Addio a cappone e tortellini: ecco il decalogo del pranzo di Natale vegano - Food24
polpettone-di-ceci-vegano-ricettaLe ricerche pubblicate nel 2015 ci avvertono che è almeno del 7% la probabilità di trovare seduta alla nostra tavola natalizia una persona che rifiuta di mangiare carne e pesce (Eurispes) e che è addirittura del 16% quella di incappare in commensali che hanno deciso di ridurre drasticamente l'assunzione di derivati animali (GfK Eurisko) per motivi che possono essere etici, salutisti e ambientalisti.


Se lo scorso anno una simile ipotesi poteva creare problemi nell'allestimento della cena della vigilia o del pranzo del 25 dicembre, ormai le aziende hanno colto la tendenza e vengono incontro al mercato proponendo una serie di alimenti ad hoc sia nel negozietto bio, sempre più diffuso, sia nel supermercato di quartiere.

Vediamo allora 10 consigli che ci possono aiutare nell'apparecchiare un banchetto a prova di vegano, ma anche di persone intolleranti al lattosio o con problemi cardiovascolari e, perché no, per chi vuole, in questa speciale occasione, sperimentare una cucina cruelty free:

  1. Creare un menu particolare per uno o due ospiti, oltre che essere problematico in cucina, è anche poco nello spirito natalizio, visto che esclude qualcuno dalla condivisione delle portate. È possibile pensare a opzioni 100% vegetali, che assomigliano molto agli alimenti della tradizione, rendendo felici e appagati tutti quanti. Attenzione, però: alcuni cibi dell'elenco che segue sono davvero simili alla carne e al pesce e per questo potrebbero non essere apprezzati da alcuni vegani e vegetariani.
  2. A seconda dei tempi a disposizione e delle nostre abilità scegliamo se acquistare prodotti confezionati, sfruttare i consigli di abili chef o adottare entrambe le opzioni. Guardiamo, ad esempio, cosa può piacere tra le pagine di Ravanello curioso, Eva , Golosità vegane , Giulia Giunta, Carla Leni, Felicia Sguazzi (quest'ultima riferimento anche per un'alimentazione gluten free) oppure tra quelle della Società scientifica di nutrizione vegetariana.
  3. Chi ben comincia è a metà dell'opera: prepariamo aperitivi abbondanti e colorati, che possono spaziare da mini panini (attenzione che il pane non abbia lo strutto, mentre per i burger possiamo farli in casa usando patate al vapore come collante di legumi e verdure) ad affettati vegetali (come il Mopur, composto da grano e ceci). Benissimo salse quali l'hummus o il pesto di melanzana, farinfrittate (costituite da farina di ceci, acqua, olio extra vergine e verdure a piacere), pizzette rosse con tofu affumicato e funghi, sottoli e crudità varie.
  4. Il tris di primi può essere formato da un risotto (preparato con dado vegetale e mantecato con olio extravergine), da una pasta ripiena (ne esistono in commercio con legumi, verdure grigliate, basilico e tofu o altro ancora) e da una pasta al forno come cannelloni e lasagne (panna, besciamella e ragù di soia ormai si trovano ovunque). Se scegliamo una pasta ricordiamoci di controllare che nell'impasto non ci siano uova.
  5. Sostituiamo l'arrosto tradizionale con il Muscolo di grano, impasto solido di frumento e lenticchie (www.muscolodigrano.com). Come nel caso della carne, anche in quello dell'alternativa vegetale il trucco per una buona riuscita sta nel trattarla correttamente con ammolli, spezie e grassi. Leggiamo bene le istruzioni sull'etichetta e sui blog degli chef.
  6. Se il pesce non può mancare possiamo sfruttare quello prodotto da Vantastic foods , presente in Italia presso negozi altamente specializzati o in siti di e-commerce, rintracciabili attraverso i motori di ricerca con le parole chiave "pesce vegetale".
  7. Esistono ormai una serie di formaggi vegan a base di cereali, frutta secca e oli. Scegliamo guardando accuratamente gli ingredienti (alcuni contengono davvero molto grasso) e i costi (a volte elevati), consci che il risultato al gusto e in padella sarà diverso da quello prodotto dai vaccini (non filano). Sono ottimi come basi di creme fredde, o, per creare spiedini, alternati a verdure grigliate e wurstel di lupino, di farro o di soia.
  8. Per i contorni possiamo sbizzarrirci con le torte salate (sempre ricordandoci di non usare uova, formaggi e carni tradizionali); nei supermercati le troviamo in zona surgelati oppure acquistiamo sfoglie adatte e prepariamo noi il ripieno in casa. Verdure trifolate, al forno e non dimentichiamo insalate ricche di colore e sapore: variamo tra verdura in foglie, in frutti, in radici e aggiungiamo anche avocado, arance o mela, noci o mandorle; vanno benissimo anche i semi (girasole, sesamo, chia, canapa ecc) e i germogli (erba medica o senape, ad esempio). Per chi ama l'aspro nei condimenti l'acidulato di umeboshi sarà una piacevole sorpresa (sostituisce aceto/limone e sale e si acquista nei negozi bio).
  9. Nella grande distribuzione ormai c'è anche l'offerta di dolci analoghi ai panettoni, che "panettoni" non si possono chiamare a causa del brevetto sulla ricetta, ma, simili nell'aspetto, sono altrettanto gustosi e natalizi; per il pandoro, invece, non c'è ancora alternativa. Al posto del torrone, anch'esso non "veganizzato", offriamo un cioccolato fondente con nocciole tipo Zanzibar. Frutta secca ed essiccata sono un must per tutti.
  10. Non vogliamo farci mancare bottiglie interessanti durante tutto il pranzo, vero? Attenzione, perché anche birre, vini e liquori potrebbero, nel procedimento, non essere adatti alla nostra tavola odierna. Ci viene in aiuto, oltre alla dichiarazione sulla singola etichetta, anche il sito Barnivore , sul quale possiamo selezionare, attraverso l'apposito form, il nostro amato made in Italy e scegliere le cantine che fanno per noi.



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