31.12.17

Ricordatevi l'Italia prima del'68 - Ritagli - Blog


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Ricordatevi l'Italia prima del'68 - Ritagli - Blog
Repubblica.it
3-4 minutes

Nel 2018 saranno 50 anni dal Sessantotto, prepariamoci a un'alluvione di rievocazioni. Saranno perlopiù critiche. Il tiro al piccione è già iniziato, come dimostra oggi un paginone sul Messaggero, a firma dello storico Marco Gervasoni. Non c'è da stupirsi: da tempo la contestazione giovanile è oggetto di un pesante revisionismo, politicamente orientato, frutto di questo tempo senza memoria. Sia chiaro: il '68 non è affatto un feticcio, ma va, se possibile, studiato e analizzato freddamente, senza pregiudizi, con le sue luci, le sue zone d'ombra e i suoi ridicoli settarismi, (l'Espresso in edicola ripubblica meritoriamente la famosa poesia di Pasolini dopo Valle Giulia), a cominciare dalla cruciale domanda: "Il terrorismo italiano è un frutto avvelenato di quella stagione?" Risposta: "Sì".

Ma diciamolo forte: il '68 è soprattutto una rivolta di costume, che innesca una processo di modernizzazione senza precedenti. E' un pezzo della nostra identità collettiva, come Caporetto, padre Pio, il Mundial spagnolo, la Dc e il Pci, Berlusconi. C'è un'Italia prima e una dopo, perché quello fu "un rasoio che superò il passato dal futuro", nella definizione di Time. E' doveroso quindi parlarne laicamente, ma tenendo ben presente cos'era quella società alla fine degli anni Sessanta. Siete pronti? Non c'era il divorzio. La pillola era vietata. L'aborto clandestino era praticato ogni anno da un milione di donne italiane. Tradire il marito era reato, ma non viceversa (purché l'uomo non portasse l'amante a casa). Ben 81 italiani su 100 rimpiangevano i bordelli, una ricerca europea definì gli italiani come il popolo più retrogrado d'Europa infatti di sesso. La condizione operaia, prima dell'autunno caldo, era spesso spaventosa. Ad Avola, in Sicilia, la polizia uccise due braccianti in sciopero. Si chiamavano Giuseppe Scibilia, 47 anni e Angelo Sigona, 25. A scuola i prof schiaffeggiavano gli studenti. L'università, tutta Croce e Gentile, era accessibile solo a chi proveniva dai licei. Maurizio Magnabosco, studente di Sociologia a Trento, poi capo del personale alla Fiat, un giorno mi raccontò che agli esami un vecchio barone gli chiese: "Lei sa dirmi di che colore erano le calze del vescovo Raterio di Verona?". Infine, tra le tante, avete presente in che stato versavano gli ospedali psichiatrici prima che Franco Basaglia pubblicasse "L'istituzione negata", un'inchiesta che vendette 60mila copie e che portò alla legge 180 dieci anni dopo? Bene, adesso criticatelo pure il '68, ma ricordatevi cos'era quel mondo lì. Vi stava bene?

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Musica & Memoria

25.12.17

La Via Francigena in bicicletta da Fidenza a Roma


bikeitalia.it
La Via Francigena in bicicletta da Fidenza a Roma
Alberica Di Carpegna
12-15 minutes

Emilia Romagna, Italia, Itinerari, Lazio, Toscana • di

Un'antica via di pellegrinaggio lunga 1.800 chilometri che collega Canterbury a Roma, sepolcro degli apostoli Pietro e Paolo e punto di riferimento per la cristianità.
via francigena in bicicletta
Origini storiche della Via Francigena

La Francigena è un'antica via di pellegrinaggio lunga 1800 chilometri che collega Canterbury a Roma, sepolcro degli apostoli Pietro e Paolo e punto di riferimento per la cristianità. In età medievale era percorsa non solo dai pellegrini ma anche da commercianti ed eserciti. A causa di guerre e calamità naturali che dilagavano sul territorio non è pervenuto un percorso univoco della via Francigena, ma esistono molte varianti.

La più antica e testimonianza storica sull'esistenza di questa via è quella di Sigerico, arcivescovo di Canterbury, che ha percorso la Francigena nel 990 d.C. per ricevere dal papa Giovanni XV il mantello vescovile. Il tracciato suddiviso in 79 tappe da Sigerico, nel suo diario, è stato adottato dal Consiglio d'Europa come itinerario ufficiale del Cammino per Roma. Il documento è costudito ancora oggi presso la British Library di Londra.
Tratto italiano

La Francigena nasce come via di pellegrinaggio pedonale, si snoda per sentieri sterrati e stradine secondarie ma può essere percorsa anche in bicicletta avendo la premura d'informarsi sulle condizioni delle strade. Prima d'intraprendere il viaggio è utile dotarsi della guida La via Francigena in bicicletta, edita da Terre di mezzo.
Libri sulla Via Francigena

francigena-libro guida-via-francigena-in-bicicletta guida-via-francigena cartografia-via-francigena via-francigena-del-sud

La giuda suddivide il tratto italiano in 23 tappe di circa 40 km indicando per ognuna le varianti in base alla tipologia di percorso e al proprio allenamento; si è rivelata molto utile anche per trovare punti di assistenza per alcune riparazioni alle bici. Tuttavia è opportuno avere anche una mappa maggiormente dettagliata in scala almeno 1:250.000.
Differenze con il Cammino di Santiago

segnaletica-via-francigenaLa segnaletica è spesso carente e contraddittoria nel tratto francese e praticamente inesistente per le varianti destinate al percorso in bici. Spesso chiedendo informazioni si ha avuto la sensazione che la via Francigena sia poco conosciuta dalle persone locali che non sono in grado di dare indicazioni ai pellegrini.
E' più difficile trovare alloggio per la notte.
I pellegrini sulla Francigena sono ancora pochi, non ne incontrerete molto spesso.
Credenziali del pellegrino

La credenziale del pellegrino è un attestato personale a testimonianza del pellegrinaggio compilato e timbrato dalle parrocchie, municipi e ospitali, che danno diritto a pernottare con tariffe agevolate nelle strutture convenzionate.
Ricevere la credenziale del pellegrino è semplice: basta visitare questo link e compilare i moduli.

credenziali-pellegrino-francigena
Dove dormire lungo la Via Francigena

Per i pellegrini lungo la via si trovano diverse sistemazioni per la notte: ospitali gestiti da congregazioni religiose, monasteri, ostelli e hotel. Molte strutture aprono solo in estate lasciando la via in alcuni tratti sguarnita di accoglienza nel resto dell'anno. La situazione sta migliorando grazie al lavoro dell'Associazione vie Francigene, che negli ultimi mesi ha raccolto tutti i dati delle ospitalità in un documento online con i numeri di telefono di strutture, molto spesso religiose che mettono a disposizione per pochi euro un letto e una doccia per i pellegrini: in alcune vengono offerti anche la cena e la colazione.
Testimonium pellegrinaggio

I pellegrini che percorrono almeno gli ultimi 100 Km della via Francigena a piedi o in bicicletta possono ricevere, presentando la credenziale con i vari timbri, il Testimonium, un documento firmato dall'arcivescovo a testimonianza dell'avvenuto pellegrinaggio. Per ottenerlo bisogna entrare in San Pietro e chiedere di Don Vercesi, incaricato al censimento e ad accogliere i pellegrini a Roma. E' prevista anche una visita guidata della cripta e della tomba di San Pietro.
Mappa Via Francigena in bicicletta – Il nostro viaggio

Mappa kml mappa-kml-francigena | Applicazione iPhone app-francigena
Le tappe

Tappa 1: Fidenza – Medesano – Fornovo Taro 35 km
Percorso semplice di avvicinamento. Pernottamento nella frazione di Fornovo Taro a Riccò presso il monastero delle suore che per 15 E offrono camera, cena e prima colazione ai pellegrini.

Tappa 2: Fornovo Taro – Ghiare – Berceto (850m) 37 km
Percorso con saliscendi lungo il Taro fino a Ghiare da cui si imbocca a sinistra una strada in netta salita che dopo 13 Km di tornanti conduce a Berceto. A 4 km dall'arrivo c'è la possibilità di rifornirsi d'acqua e cibo presso un bar/ristorante. Incontro con la mia compagna di viaggio Stefania. Pernottamento nella casa del parroco con libero accesso alla cucina. Offerta libera.

Tappa 3: Berceto – Passo della Cisa (1020 m) -Pontremoli – Sarzana 76 km
Dolce salita fino al Passo (1020 m), poi ripida discesa verso il mare. Visita a Pontremoli e incontro ad Aulla con Perla e Gioia, due volontarie che ci accolgono nella chiesa di San Caprasio, secondo la tradizione il protettore dei pellegrini diretti a Roma. Proseguiamo in leggero saliscendi fino a Sarzana dove pernottiamo nella chiesa di San Francesco (10 E).

Tappa 4: Sarzana – Luni – Massa e Pietrasanta – Camaiore – Lucca 77 km
Sotto un cielo plumbeo seguiamo la strada in discesa fino a Luni per vedere i resti romani, proseguendo poi verso il mare. Imbocchiamo la strada per Camaiore/Lucca ma la guida fa prendere una deviazione per Monteggiori con pendenze da scalatori. Da Camaiore si segue la statale che con una salita verso Montemagno sulla cui cima sorride la statua di Gaber. Seguiamo le indicazioni per Lucca e tra saliscendi entriamo in città. Pernottamento nell'ostello in pieno centro storico per 19 E in camerata. Cena presso la tipica Osteria Miranda a 200 m dall'ostello.
Dove dormire lungo la Via Francigena (10% di sconto)

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Tappa 5: Lucca – Altopascio – San Miniato – Castel Fiorentino – Gambassi Terme 67 km
Usciamo da Lucca su una strada pianeggiante per Capannori e Altopascio da cui si imbocca una strada sterrata che conduce sull'antica via romana lastricata fino a Galeno. Proseguire per Ponte a Cappiano e Fucecchio, un viale alberato conduce fino alla strada in salita per San Miniato. La strada scende dolcemente in pianura lungo campi di girasole fino a Castel Fiorentino. Proseguire in direzione "Casa Nuove" e dopo una ripida ma breve salita si arriva a una Pieve romanica dove sul retro si trova un nuovo ostello a 2 km da Gambassi Terme.

Tappa 6: Gambassi Terme – Val d'Elsa – Siena
Dall'ostello salire fino a Gambassi Terme e si inizia a pedalare nelle colline del Chianti, continui saliscendi ci conducono prima a San Giminiano poi, seguendo le indicazioni della guida, lungo tratti di sterrato di incredibile bellezza a Colle Val D'Elsa. Si imbocca la cassia che conduce a Monteriggiori, con il suo tipico castello medievale. Proseguiamo fino a Siena dove pernottiamo dalle suore dietro piazza del Campo allestita per il Palio e ceniamo per pochi euro all'Orto di Pecci, il locale di un giardino botanico in cui si coltiva ancora seguendo la tradizione medievale.

Tappa 7: Siena-Torrenieri – San Quirico D'Orcia – Bagno Vignoni – Radicofani
Usciti si scorgono le crete senesi e la strada prima in discesa continua per un lungo tratto in pianura fino alla salita verso Torrenieri e dopo 10 km a San Quirico d'Orcia. Proseguire lungo la variante sterrata fino a Bagno Vignoni ed ammirare la vasca di acqua termale nella piazza principale. Si continua sulla Cassia passando Gallina e Radicofani lungo una strada che sale a 830 m dove è arroccata la torre di Radicofani da cui si vedono la val d'Orcia e la valle del Paglia. Pernottamento nella congregazione di San Giacomo con rito della lavanda dei piedi. Cena e pernottamento a offerta libera.

Tappa 8: Radicofani – Acquapendente – Bolsena
Si attraversa il percorso sterrato della vecchia Cassia facendo attenzione in alcuni punti in discesa. A 4 Km da Acquapendente ci si immette sulla nuova Cassia. Dopo un ponte si segue sulla destra una stradina segnalata dal cartello della Via Francigna. Proseguendo si prende uno sterrato sulla destra che passa attraverso campi e fattorie. A San Lorenzo inizia una lunga discesa fino al lago di Bolsena. Pernottamento dalle suore in piazza del Duomo a Bolsena. Pernottamento e colazione 10 E.

Tappa 9: Bolsena – Montefiascone – Viterbo – Capranica
Seguire la Cassia lungo il lago superando il cimitero dei caduti di guerra del Commonwealth, prendere una deviazione sulla sinistra che conduce alla vecchia Cassia. Si scende per le terme di Bagnaccio e si prosegue fino a Viterbo. Si prosegue sulla strada del Signorino scavata nel tufo dagli etruschi. La sterrata continua per 18 km tra i noccioleti fino a Vetralla per poi entrare nel querceto della valle Contrafossi che porta a Capranica, dove abbiamo pernottato.

Tappa 10: Capranica – Sutri – Monterosi – La Storta
Si riprende la Cassia e si scende per 5 km fino a Sutri, paesino medievale con il suo centro storico arroccato su uno sperone di tufo. Deviare dalla Cassia fino a Trevignano sulle sponde del lago di Bracciano per poi continuare a salire fino a Campagnano e dopo poco a scendere verso Formello.

via-francigena-in-bicicletta Si continua fino a prima all'Olgiata e poi alla Storta. Pernottamento presso le suore per 10 E. Mancano 17 km a Roma.

Tappa 11: La Storta – Monte Mario – San Pietro Roma 17 km
Si procede lungo via della Trionfale seguendo le indicazioni per il centro, fino a salire per raggiungere il belvedere di Monte Mario che sovrasta tutta Roma. La vista della città è mozzafiato per tutti e ancor più per i pellegrini che hanno macinato chilometri lungo la Francigena. Si scende ripidamente fino a imboccare il colonnato del Bernini che immette in San Pietro, meta finale del nostro viaggio.
Foto Via Francigena in Bicicletta

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