30.7.17

''Niente gas, solo pannelli solari e paglia: ecco la mia casa a impatto zero'' - Repubblica.it

''Niente gas, solo pannelli solari e paglia: ecco la mia casa a impatto zero'' - Repubblica.it

''Niente gas, solo pannelli solari e paglia: ecco la mia casa a impatto zero''

''Niente gas, solo pannelli solari e paglia: ecco la mia casa a impatto zero''

CAFRAGNA (PARMA) - Un'intera casa costruita a chilometri zero. Quando Carlo ha visto per la prima volta quel terreno in cima a un piccolo colle accarezzato dalla brezza fra le vallate di Cafragna si è innamorato. Voleva costruirci il suo rifugio, solo non pensava di farlo con ciò che stava appena calpestando: la terra e la paglia tutt'attorno. 

Oggi, ormai finita, quella di Carlo Gazzi, 39enne grafico fuggito da Milano per inseguire il suo sogno, è uno dei primi e recenti esempi di casa modernissima e a due piani tutta in terra-paglia (altri si contano nelle Marche, in Abruzzo o Liguria), antica tecnica che utilizza elementi naturali e iper traspiranti, da tempo dimenticata ma che ora sta riprendendo piede in Italia. Nel 2015 persino Roma ha visto ''sorgere'' un'abitazione del genere, fulgido esempio green nel quartiere del Quadraro, che ha raccolto il plauso sui social network. Già prima degli anni Settanta diverse abitazioni rurali italiane venivano realizzate con balle di paglia, ma la nuova edilizia ha superato questi sistemi tutt'oggi in auge in Germania o Francia, seppur adattissimi al clima italiano. Carlo è uno di quei giovani che ha deciso di recuperarli e investirci.

"Terra e paglia: la mia casa a impatto zero"

La sua storia è legata a un terribile incidente stradale del 2009, quando un furgoncino gli tagliò la strada mentre era in moto. Mesi di riabilitazione e interventi, fino alla ripresa, festeggiata con un lungo viaggio di un anno e mezzo in Sudamerica lungo la Panamericana, "dove ho visto come vivevano in semplicità le persone, in contatto con l'ambiente". Una volta tornato, con i soldi dell'assicurazione, ha deciso di realizzare il suo più grande desiderio: evadere dalla città e andare a vivere in campagna, ma in una casa costruita tutta nel totale rispetto della natura. "E' davvero a basso impatto ambientale, facile da riparare, sicura anche a livello sismico, oltre ovviamente all'isolamento termo acustico". 

Così, incontrato l'architetto Maddalena Ferraresi, che gli ha dato lo spunto per la tecnica della terra-paglia, "ho comprato un terreno a Cafragna, a pochi minuti da Parma, su un colle circondato dalla via Francigena, i boschi di Carrega e i primi Appennini. Logisticamente perfetta".  

Dall'agricoltura all'architettura il passaggio è stato breve. Il terreno di quell'area "era argilloso, tale da pensare di poter scavare e utilizzare direttamente questa terra. La paglia l'ha fornita un contadino vicino, altra mi è arrivata dalla provincia limitrofa. Ma c'era da capire come realizzarla, perché sarebbe stato uno dei primi esempi di una casa da 140 mq, moderna, e tirata su dal nulla con le tecniche più avanzate: avremmo sperimentato, anche per evolvere le coscienze su queste metodo, che a fin dei conti come spesa è più o meno pari alle abitazioni tradizionali, con la differenza che inquina meno". 

Dalla Francia l'architetto Olivier Sherrer specializzato in case di "terre paille" è arrivato sui colli  per "formare gli operai. Ha fatto un vero e proprio workshop insegnando come costruire". 

A maggio 2016 sono iniziati i lavori e oggi la casa è quasi finita: due bagni, cucina, sale da letto e per gli ospiti (tutte con pavimenti di larice) e diversi spazi per la creatività. "Tutta la casa è green: la struttura portante è in legno, sul tetto i pannelli solari garantiscono l'energia sufficiente. Al momento, per i lavori, sono attaccato alla rete elettrica ma presto credo che utilizzerò soltanto alcune batterie esterne per poter essere del tutto autonomo. Il gas? Non c'è, al limite userò fornelli ad induzione e se farà molto freddo una stufa a legna per l'inverno". 
 

In un mondo che lotta contro il riscaldamento globale, e dove molte delle attuali procedure edilizie ed energetiche contribuiscono all'effetto serra, l'idea di realizzare qualcosa a basse emissioni di CO2 e sostenibile "era importante. Economicamente ho speso quanto fare una casa normale, ma sono sicuro che l'investimento pagherà e se in futuro ci fosse uno sviluppo di questa tecnica in Italia probabilmente i costi si abbatterebbero ancor di più" dice mostrando un foro nel muro dove si vedono terra e paglia mischiate "che garantiscono un isolamento termico grazie alle proprietà dell'argilla".

Mentre tutt'attorno alla casa si sentono solo cicale e il rumore della macchina con cui l'architetto Emanuele Cavallo prepara la terra cruda per gli intonaci Gazzi prima di tornare ai lavori indica un punto in fondo alla vallata. "Quella è parte della via Francigena. Se fosse tracciata, i pellegrini potrebbero passare più spesso di qui e sarei felice di condividere con loro il mio spazio e spiegargli come è fatta questa dimora. Anche loro godrebbero del fresco naturale che c'è all'interno. Sto anche pensando a un festival sul tema o altro, quando sarà finita. Perché oltre alla casa in sé, vorrei che questo fosse un messaggio generale su come poter costruire per le nuove generazioni".

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