12.8.17

Alimentazione, negli anziani un problema da non sottovalutare - Repubblica.it

Alimentazione, negli anziani un problema da non sottovalutare - Repubblica.it

Alimentazione, negli anziani un problema da non sottovalutare

Alimentazione, negli anziani un problema da non sottovalutare
L'ALIMENTAZIONE corretta è un aspetto da non sottovalutare nella terza età. Quando si invecchia le forze diminuiscono, talvolta si è depressi. Difficoltà di salivazione, bronchiti croniche, cattiva dentizione e basso livello mentale possono condurre, più spesso di quanto si pensi, in un apporto alimentare ridotto. La malnutrizione è un male diffuso in questo periodo della vita e va combattuto specialmente nel periodo estivo. Con il caldo l'appetito diminisce e questo può avere conseguenze gravi. Mangiando di meno, il corpo si indebolisce e ha inizio un circolo vizioso che comporta una riduzione progressiva dell'energia fisica e mentale. Se ci si muove in orari caldi e con un apporto alimentare non appropriato, il tutto rende più a rischio lo stato di salute.

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Alimentazione e idratazione. Negli anziani, si riducono i meccanismi del centro termo-regolatore: ci si abitua più lentamente agli sbalzi di temperatura e viene meno il senso della fame e della sete. È bene dunque fare attenzione al cibo e all'idratazione. E' bene privilegiare alimenti caratterizzati da un elevato rapporto quantitativo tra nutrienti e calorie, così come quelli ricchi di fibre, vitamine e proteine – se necessario integrando gli ultimi tre in modo mirato. Per l'idratazione, poi, è d'obbligo mantenere alto il quantitativo di acqua all'interno del corpo: bere 1,5-2 litri di acqua al giorno, anche se non si ha la sensazione di sete. Se si soffre di disfagia, disturbo della deglutizione, è consigliato l'uso di addensanti, polveri inodori e incolori, in grado di modificare la consistenza dei liquidi. 

Malnutrizione. Il 5-10% degli anziani che vivono nelle proprie case è malnutrito ed è preoccupante che la percentuale di malnutrizione sia di oltre il 30% per gli anziani ospitati nelle strutture geriatriche. L'ostacolo maggiore è la difficoltà di masticazione che può comportare carenze nutrizionali anche gravi. Questa 'inabilità acquisita' incide negativamente sulla qualità della vita, sia sul benessere sociale e psicologico – si può provare disagio – sia su quello fisico. Ad esempio, anche per questo motivo, frutta e verdura sono raramente presenti nella lista della spesa di molti anziani: solo il 37% introduce 3-4 porzioni al giorno, mentre il 55% ne consuma solo 1-2 porzioni.

Cattiva alimentazione, apporto nutrizionale insufficiente e malnutrizione, la triade che va messa fuori gioco. Ma forse quella che ha maggior rilevanza tra tutte è l'insufficiente apporto proteico-calorico. "La malnutrizione proteico-calorica consiste - afferma Michela Barichella, presidente della Brain and Malnutrition Chronic Diseases Association di Milano - in un inadeguato introito di energia e di proteine che può portare a conseguenze come perdita di peso, diminuzione della massa muscolare e riduzione della risposta immunitaria. Proprio per evitare queste conseguenze, e continuare a condurre uno stile di vita attivo, si consiglia di adattare la propria alimentazione alle esigenze dell'età adulta".

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