''Niente gas, solo pannelli solari e paglia: ecco la mia casa a impatto zero''
CAFRAGNA (PARMA) - Un'intera casa costruita a chilometri zero. Quando Carlo ha visto per la prima volta quel terreno in cima a un piccolo colle accarezzato dalla brezza fra le vallate di Cafragna si è innamorato. Voleva costruirci il suo rifugio, solo non pensava di farlo con ciò che stava appena calpestando: la terra e la paglia tutt'attorno.
"Terra e paglia: la mia casa a impatto zero"
La sua storia è legata a un terribile incidente stradale del 2009, quando un furgoncino gli tagliò la strada mentre era in moto. Mesi di riabilitazione e interventi, fino alla ripresa, festeggiata con un lungo viaggio di un anno e mezzo in Sudamerica lungo la Panamericana, "dove ho visto come vivevano in semplicità le persone, in contatto con l'ambiente". Una volta tornato, con i soldi dell'assicurazione, ha deciso di realizzare il suo più grande desiderio: evadere dalla città e andare a vivere in campagna, ma in una casa costruita tutta nel totale rispetto della natura. "E' davvero a basso impatto ambientale, facile da riparare, sicura anche a livello sismico, oltre ovviamente all'isolamento termo acustico".
Così, incontrato l'architetto Maddalena Ferraresi, che gli ha dato lo spunto per la tecnica della terra-paglia, "ho comprato un terreno a Cafragna, a pochi minuti da Parma, su un colle circondato dalla via Francigena, i boschi di Carrega e i primi Appennini. Logisticamente perfetta".
Dall'agricoltura all'architettura il passaggio è stato breve. Il terreno di quell'area "era argilloso, tale da pensare di poter scavare e utilizzare direttamente questa terra. La paglia l'ha fornita un contadino vicino, altra mi è arrivata dalla provincia limitrofa. Ma c'era da capire come realizzarla, perché sarebbe stato uno dei primi esempi di una casa da 140 mq, moderna, e tirata su dal nulla con le tecniche più avanzate: avremmo sperimentato, anche per evolvere le coscienze su queste metodo, che a fin dei conti come spesa è più o meno pari alle abitazioni tradizionali, con la differenza che inquina meno".
Dalla Francia l'architetto Olivier Sherrer specializzato in case di "terre paille" è arrivato sui colli per "formare gli operai. Ha fatto un vero e proprio workshop insegnando come costruire".
A maggio 2016 sono iniziati i lavori e oggi la casa è quasi finita: due bagni, cucina, sale da letto e per gli ospiti (tutte con pavimenti di larice) e diversi spazi per la creatività. "Tutta la casa è green: la struttura portante è in legno, sul tetto i pannelli solari garantiscono l'energia sufficiente. Al momento, per i lavori, sono attaccato alla rete elettrica ma presto credo che utilizzerò soltanto alcune batterie esterne per poter essere del tutto autonomo. Il gas? Non c'è, al limite userò fornelli ad induzione e se farà molto freddo una stufa a legna per l'inverno".
In un mondo che lotta contro il riscaldamento globale, e dove molte delle attuali procedure edilizie ed energetiche contribuiscono all'effetto serra, l'idea di realizzare qualcosa a basse emissioni di CO2 e sostenibile "era importante. Economicamente ho speso quanto fare una casa normale, ma sono sicuro che l'investimento pagherà e se in futuro ci fosse uno sviluppo di questa tecnica in Italia probabilmente i costi si abbatterebbero ancor di più" dice mostrando un foro nel muro dove si vedono terra e paglia mischiate "che garantiscono un isolamento termico grazie alle proprietà dell'argilla".
Mentre tutt'attorno alla casa si sentono solo cicale e il rumore della macchina con cui l'architetto Emanuele Cavallo prepara la terra cruda per gli intonaci Gazzi prima di tornare ai lavori indica un punto in fondo alla vallata. "Quella è parte della via Francigena. Se fosse tracciata, i pellegrini potrebbero passare più spesso di qui e sarei felice di condividere con loro il mio spazio e spiegargli come è fatta questa dimora. Anche loro godrebbero del fresco naturale che c'è all'interno. Sto anche pensando a un festival sul tema o altro, quando sarà finita. Perché oltre alla casa in sé, vorrei che questo fosse un messaggio generale su come poter costruire per le nuove generazioni".
No comments:
Post a Comment