6.1.16

Skellig. L'incanto dell'Irlanda del set di Star Wars - Repubblica.it

Skellig. L'incanto dell'Irlanda del set di Star Wars - Repubblica.it

Skellig. L'incanto dell'Irlanda del set di Star Wars

Skellig. L'incanto dell'Irlanda del set di Star Wars
Di tutte le scene del settimo episodio di Star Wars-Il risveglio della Forza, quella forse più intensa è proprio quella in cui non succede nulla. Niente battaglie, voli incredibili o rotolanti droidi. Spade laser ce ne sono, ma non vengono sguainate. Spiace, se ancora non l'avete visto, rivelare così la conclusione del primo capitolo della trilogia sequel diretto da J. J. Abrams. Siete ancora in tempo per interrompere la lettura e proteggere così gli ultimi, affascinanti minuti della pellicola. Per gli altri, quelli che in tutto il mondo, Italia inclusa, stanno garantendo la marcia verso il record d'incassi, è già chiaro di cosa stiamo parlando. La misteriosa location della sequenza conclusiva del film. Quella in cui Rey (una magnifica Daisy Ridley), Jedi predestinata, riesce finalmente a ritrovare Luke Skywalker (Mark Hamill) divenuto un eremita su un pianeta sconosciuto. Gli porge, in un istante che pare infinito, la spada laser che lui (per il momento) non raccoglie. In attesa dei prossimi capitoli in uscita nel 2018 e 2020 in alternanza con degli spinoff dedicati ai singoli personaggi deciderà forse di lasciargliela dopo un addestramento da cavaliere? Staremo a vedere.

Quel luogo sospeso fra mare e roccia è Skellig Michael, una scheggia di terra a 8 miglia marine (circa 12 chilometri) dalle coste sudoccidentali irlandesi, amministrativamente appartenente alla contea del Kerry. Alcuni appassionati dell'isola verde avevano colto senza esitazione che dovesse trattarsi di quelle latitudini. Per tutti gli altri quell'enigmatico isolotto ora abitato solo da uccelli marini, dove nel '600 una colonia di monaci cristiani fondò uno dei luoghi di culto più remoti dell'intera Europa dedicati all'Arcengelo Michele, rimaneva un mistero lasciando la sala. Sono proprio le celle circolari ad alveare ("clochans") e il monastero sulla sommità, straordinariamente preservate grazie all'inaccessibilità del posto, alle restrizioni del governo oltre che al restauro e al riconoscimento di patrimonio Unesco nel 1996, a fare da scenario agli ultimi momenti di Guerre Stellari. Skellig Michael, che a poca distanza fa coppia con Litte Skellig e costituisce il punto finale o iniziale della "linea di San Michele" che unisce in una retta luoghi sacri come Mont Saint Michel in Francia, Monte Sant'Angelo in Puglia e il monastero di san Michele sull'isoletta greca di Simi, è infatti accessibile solo in barca nella stagione estiva, da maggio a settembre, con pochi sbarchi per un numero limitato di visitatori (se andate, prenotate e informatevi qui). Tutto questo se si parte dal villaggio di Portmagee, base logistica per la troupe di Abrams nell'autunno del 2014. Altrimenti, salpando dalla grande Valentia Island  -  dove si trova il centro Skellig Experience  -  ci si può concedere solo un avvicinamento in barca.

Skellig Michael  -  citata nelle antiche leggende irlandesi e visitata perfino dai Vichinghi  -  dovrebbe apparire anche nel prossimo episodio di Star Wars, l'ottavo. Ma chi vive sulla costa del Kerry è già felice per l'esperienza dell'ultimo anno, che le autorità sperano possa portare un boom di turisti nella zona. Non che ne occorrano: il Kerry, come tutta la costa occidentale irlandese, è attraversato da uno dei più impressionanti itinerari stradali del pianeta, la Wild Atlantic Way che si snoda da Kinsale, nelle vicinanze di Cork a Sud, fino a Londonderry, nell'Irlanda del Nord. Penetrando le penisole che frastagliano la costa, da Dingle al Connemara passando per Galway, Westport su fino alla contee di Sligo e del Donegal. Per buona parte del percorso a strapiombo sull'oceano. "Le riprese di Star Wars in Irlanda porteranno i magnifici scenari di Skellig Island all'attenzione di milioni di persone nel mondo  -  ha commentato Niall Gibbons, capo dell'ente turistico irlandese  -  è un modo estremamente efficace per raggiungere il pubblico, incrementando così considerevolmente la conoscenza delle Skelligs, il Sud Ovest e l'Irlanda in generale, invogliando la gente a venire a visitare di persona". Lo ripetiamo: non che servisse un film, per scegliere di affrontare un viaggio dove lascerete un pezzo di anima, ma certo aiuterà anche i più restii alle brume e alle pioggerelline dell'isola di smeraldo.
Skellig. L'incanto dell'Irlanda del set di Star Wars

"È stato veramente difficile mantenere il segreto  -  ha spiegato Gerard Kennedy del The Bridge Bar and Moorings Guesthouse di Portmagee, divenuto quartier generale di cast e troupe nonché ufficio di produzione  -  entrare a far parte della storia di Star Wars è stata un'esperienza strana e meravigliosa per il nostro piccolo villaggio. Al nostro bar abbiamo trascorso piacevolissime serate con il cast e la troupe. Mark Hamill ha persino imparato a spillare una pinta dal nostro barman, Ciaran Kelly". A dare una mano a regista, operatori, assistenti di produzione, costumisti, fotografi ci hanno pensato i barcaioli della zona e anche la marina irlandese, che ha recuperato attori e lavoranti quando il tempo non avrebbe permesso una traversata sicura con le piccole imbarcazioni: "L'ultimo giorno abbiamo suonato la musica di Star Wars con l'altoparlante della nave" ha ricordato il comandante Ken Minehan.

Sono 600 gli scalini che conducono al villaggio monastico, quelli che anche Rey percorre nel suo insofferente slancio finale verso il cavaliere protagonista della trilogia originale ritiratosi in un remoto spicchio di chissà quale galassia. Ma invece di un barbuto e un po' malridotto Skywalker i turisti si ritroveranno stretti fra il cielo d'Irlanda e la violenza dell'Atlantico. In un "luogo incredibile, impossibile, folle" come disse il drammaturgo George Bernard Shaw, "parte del nostro mondo dei sogni". 



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