Articolo a cura del dott. Francesco Celso
Lo vedete questo ragazzone? è dopato, ma è anche decisamente muscoloso e con una percentuale bassissima di grasso, utilizza degli ormoni, ormoni, di cui fa parte anche il temuto cortisolo.
Solitamente chi frequenta la palestra e pratica bodybulding, compie questa equazione: cortisolo = catabolismo muscolare = perdita dei muscoli.
Il catabolismo muscolare ed il cortisolo, sono insomma il terrore dell'avveduto natural bodybuilder, che hanno probabilmente, molto più terrore di perdere i tanti faticati muscoli, più di quei dei ragazzoni come quello in foto.
Nelle palestre, l'ombra del cortisolo è vista come oscura e cattiva e, ahimè, anche nel Gruppo Facebook di Bodybuilding Natural, quasi quotidianamente spunta fuori qualcuno che ci spiega quanto deleterio sia il cortisolo e quanto sia pericoloso il catabolismo muscolare.
Questo articolo nasce per capire se c'è da aver paura, oppure c'è una esagerazione, sugli effetti di una produzione fisiologica del cortisolo e del catabolismo muscolare.
Ma cos'è il cortisolo?
Il cortisolo è un ormone ed è prodotto dalla corticale del surrene, una piccola ghiandola endocrina che fa da cappello al rene. Viene prodotto a partire dal colesterolo ed quindi è un ormone steroideo, come il testosterone, mentre l'altra categoria di ormoni è costituita dagli ormoni peptidici (di natura proteica). Oltre ad avere natura diversa, le due classi di ormoni hanno anche azioni diverse e inviano il loro segnale alla cellula bersaglio in maniera diversa.
Come agiscono gli ormoni steroidei?
Come si vede dalla figura, abbiamo 2 tipi di risposte:
– rapide, che in genere dipendono da aperture di canali per ioni che entrano o escono dalla cellula
– lente, che portano alla attivazione e trascrizione di determinati geni che culmina nella sintesi di una o più proteine.
Perché il cortisolo viene secreto dal surrene? quale è il motivo?
A monte di tutto c'è sempre l'ipotalamo, che è la parte del nostro cervello che rileva gli stimoli e le modificazioni dell'ambiente, sia interno che esterno al nostro corpo, e produce risposte integrate (cioè derivanti dall'integrazione dei vari stimoli) che tendono a riportare il nostro organismo all'omeostasi.
Come si vede in figura, i neuroni dell'ipotalamo hanno gli assoni (in giallo) che scaricano le loro molecole segnale nei vasi (in rosso); da qui quel segnale arriva all'ipofisi, che esegue l'ordine di rilasciare uno dei 5 ormoni che produce, che sono il GH, l'ACTH o corticotropina, il TSH o tireotropina (ormone stimolante la tiroide), le gonadotropine (LH e FSH) e la prolattina. Quello che ci interessa è l'ACTH che, una volta liberato dall'ipofisi, raggiunge la corticale del surrene dando l'ordine di secernere cortisolo.
Perché l'ipotalamo comanda all'ipofisi di rilasciare ACTH?
Perché ci sono stress stress fisici e mentali, oltre che il ritmo sonno-veglia.
Gli stress fisici sono: traumi e infezioni, lesioni da caldo/freddo, dolore molto intenso, danno tissutale meccanico o da malattia. Come potete bene vedere, l'allenamento coi pesi si configura come stress sia per il traumatismo sul tessuto muscolare sia per la riduzione della glicemia. Ciò produce l'attivazione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene:
Cosa fa il cortisolo una volta secreto?
L'allenamento, è uno stress fisico, e rappresenta una minaccia. Esso produce una vera e propria infiammazione nel muscolo, oltre che alla riduzione della glicemia.
Il cortisolo è l'ormone anti-infiammatorio per eccellenza; da un lato "spegne" il sistema immunitario che è sollecitato ad agire, erroneamente, dalla liberazione di molecole infiammatore in seguito ai microtraumi delle miofibrille muscolari. Vedere anche I meccanismi dell'ipertrofia muscolare.
Questo effetto non è un effetto negativo, anzi.
Nel fegato il cortisolo spinge la gluconeogenesi sia direttamente, che favorendo l'azione di glucagone e dell'adrenalina. La gluconeogenesi è talvolta più veloce, in caso di stress acuto come l'allenamento, anche della stessa liberazione in circolo di glucosio per scissione di glicogeno, perchè quest'ultima, ha come tappa limitante della reazione la quantità di enzima esochinasi e glucochinasi che catalizzano la reazione.
Semplificando, tutto ciò non è un male, anzi ci evita la sonnolenza, gli sbadigli, i cali di concentrazione, che sono sintomi di riduzione acuta del glucosio che va al cervello.
Il cortisolo agisce anche sul tessuto adiposo, insieme al GH, favorendo la lipolisi e spingendo l'organismo a ricavare energia dagli acidi grassi perché in quel momento il glucosio serve per mantenere la glicemia, per fornire al cervello la giusta quota di zuccheri.
Non è un male sapere che il cortisolo fa liberare più grassi dal tessuto adiposo per renderli disponibili al fegato che li può "bruciare" per produrre energia.
Perché il cortisolo può essere negativo?
La negatività della presenza del cortisolo stà nel muscular breakdown, ossia nel catabolismo muscolare delle proteine del muscolo scheletrico indotto dal cortisolo. Perché il cortisolo è catabolico? Il cortisolo innesca il catabolismo muscolare perché le proteine sono costituite da amminoacidi e gli amminoacidi possono essere trasformati nelle cellule, soprattutto del fegato in questo caso, in glucosio, nel processo che prende il nome di gluconeogenesi.
Dobbiamo raggomitolare il tutto e poi porci una domanda:
il fegato è stimolato da cortisolo, e glucagone e adrenalina gli intimano di fare la gluconeogenesi.
Dove prende gli aminoacidi il fegato per fare glucosio? Dal muscolo? Può essere così facile e immediato catabolizzare proteine che costituiscono un miofibrilla, scinderle in aminoacidi e liberarle nel sangue?
La risposta è no, miei cari, è un processo molto lungo e laborioso, che richiede a sua volta dispendio energetico e tempo, malnutrizione proteica per giorni e giorni o una malattia in cui si ha una iperproduzione di cortisolo.
Ma allora dove li prende il fegato gli aminoacidi per effettuare la gluconeogenesi? Il fegato ricava i suoi aminoacidi dall'albumina che circola nel sangue (è la proteina maggiormente presente nel sangue) e dal pool di riserva delle sue cellule (è vero che gli aminoacidi non si "conservano", ma le cellule del fegato, a causa delle numerose reazioni, ne hanno una bella scorta).
Conclusioni pratiche
La paura del cortisolo e del catabolismo muscolare è nella maggior parte delle volte eccessiva. Se vi allenate 1 o 2 ore, i muscoli sono salvi.
Con l'assunzione del post workout, solido o liquido ci sarà un innalzamento della glicemia, che porterà alla secrezione di insulina e allo stesso tempo alla soppressione del cortisolo e avvio della sintesi proteica muscolare.
E il catabolismo notturno?
La secrezione del cortisolo, in mancanza di eventi di stress, varia come nel grafico di seguito:
Perchè di notte abbiamo quel maledetto picco di cortisolo?
Di notte il glucosio in circolo viene consumato ed il fegato non riesce da solo a stare dietro alla liberazione di glucosio dal glicogeno e produzione di glucosio dalla gluconeogenesi, necessita di un aiuto che gli viene data da cortisolo e dal glucagone.
Con il cortisolo alto, il fegato produce più glucosio, ma ne utilizza di meno. Perché succede questo? perchè il glucosio serve per mantenere la glicemia in un periodo di tempo in cui non si ingerisce cibo, e quindi la produzione di energia viene shiftata verso il metabolismo dei grassi, che vengono ossidati per produrre ATP. Appare chiaro che il cortisolo alto di notte è un bene, non un male.
Esiste il catabolismo muscolare notturno?
No, assolutamente. Se si conduce un alimentazione sana e completa col giusto apporto proteico, è praticamente impossibile. Le proteine utilizzate dal fegato per la gluconeogenesi, sotto spinta del cortisolo e del glucagone, sono le proteine derivanti dalla cena e dagli altri pasti della giornata.
Ma perché allora ci hanno raccontato tutte queste storie sul cortisolo?
Perché la broscience distorce la conoscenza scientifica per piegarla a proprio favore e a favore del mercato dei supplementi, di diete, di allenamenti da vendere per abbassare il cortisolo, aumentare il testosterone, il gh e chissà quale altra modificazione che non esiste perché il nostro corpo è una macchina talmente perfetta che se ne infischia di tutte le supposizioni e invenzioni, tenderà sempre all'equilibrio dell'omeostasi.
L'equazione, cortisolo = catabolismo muscolare proteico, non vuol dire che questa azione sia istantanea.
Concludendo, quando ci dobbiamo preoccupare del cortisolo?
In due casi:
– malnutrizione proteico-calorica – che non credo interessi i lettori di questo articolo in quanto mangiano anche troppo e anche troppo bene
– malattie che aumentano la produzione endogena di cortisolo e somministrazione iatrogena (con farmaci, da parte del medico) di corticosteroidi (il cortisone).
Ma queste ultime due riguardano il campo della medicina, le persone che soffrono e non certo le persone sane, che vanno in palestra, si allenano e si divertono anche, come noi. Quindi, mai più paura del cortisolo!
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