MILANO - Con un prelievo di sangue è possibile scoprire un tumore al polmone fino a 2 anni prima rispetto all'esame suggerito oggi per la diagnosi precoce della malattia. Lo dimostra uno studio condotto all'Istituto nazionale tumori (Int) di Milano, pubblicato sul 'Journal of Clinical Oncology'. Il test è basato sull'analisi del microRna circolante, e secondo la ricerca permette di ridurre in modo significativo la percentuale di falsi positivi ottenuti con la Tac spirale. Gensignia, società privata londinese attiva nello sviluppo di test diagnostici molecolari, intende lanciare il nuovo prodotto negli Usa nel 2014.
I risultati dello studio sono stati presentati nei giorni scorsi a San Diego alla conferenza dell'Associazione americana per la ricerca sul cancro (Aacr) e dell'Associazione internazionale per lo studio del tumore al polmone (Ialsc), da Gabriella Sozzi, direttore dell'Unità di Genetica tumorale dell'Int. Alla ricerca, finanziata dall'Airc con i fondi del 5xmille e dall'azienda produttrice del test, hanno collaborato l'unità di Chirurgia toracica e di Radiologia dell'Int, l'unità di Radiologia dell'università di Parma e il gruppo di Carlo La Vecchia dell'Irccs Mario Negri di Milano.
Campioni di sangue raccolti su 939 forti fumatori, arruolati nello studio randomizzato 'Multicentric italian lung detection' (Mild), sono stati utilizzati per determinare l'utilità predittiva, diagnostica e prognostica del test molecolare dei microRna circolanti nel sangue. I fumatori analizzati non presentavano la malattia (870 persone), oppure avevano già un tumore al polmone (69). Il test dei microRna - riferiscono dall'Int - ha dimostrato una sensibilità dell'87% nell'identificare il cancro. Considerando tutti i fumatori analizzati, il test dei microRna ha riportato un valore predittivo negativo del 99% per l'identificazione della malattia e del 99,86% per la predizione delle morti per cancro polmonare, sottolineando l'elevata specificità del test nella corretta identificazione degli individui che non erano malati di cancro. L'alta specificità del test dei microRna ha ridotto dell'80% il numero dei falsi positivi individuati dalla Tac spirale che aveva identificato noduli sospetti in forti fumatori non malati di cancro polmonare.
I risultati dello studio sono stati presentati nei giorni scorsi a San Diego alla conferenza dell'Associazione americana per la ricerca sul cancro (Aacr) e dell'Associazione internazionale per lo studio del tumore al polmone (Ialsc), da Gabriella Sozzi, direttore dell'Unità di Genetica tumorale dell'Int. Alla ricerca, finanziata dall'Airc con i fondi del 5xmille e dall'azienda produttrice del test, hanno collaborato l'unità di Chirurgia toracica e di Radiologia dell'Int, l'unità di Radiologia dell'università di Parma e il gruppo di Carlo La Vecchia dell'Irccs Mario Negri di Milano.
Campioni di sangue raccolti su 939 forti fumatori, arruolati nello studio randomizzato 'Multicentric italian lung detection' (Mild), sono stati utilizzati per determinare l'utilità predittiva, diagnostica e prognostica del test molecolare dei microRna circolanti nel sangue. I fumatori analizzati non presentavano la malattia (870 persone), oppure avevano già un tumore al polmone (69). Il test dei microRna - riferiscono dall'Int - ha dimostrato una sensibilità dell'87% nell'identificare il cancro. Considerando tutti i fumatori analizzati, il test dei microRna ha riportato un valore predittivo negativo del 99% per l'identificazione della malattia e del 99,86% per la predizione delle morti per cancro polmonare, sottolineando l'elevata specificità del test nella corretta identificazione degli individui che non erano malati di cancro. L'alta specificità del test dei microRna ha ridotto dell'80% il numero dei falsi positivi individuati dalla Tac spirale che aveva identificato noduli sospetti in forti fumatori non malati di cancro polmonare.
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