Da Salemi a Ollolai. Borghi in cerca di salvezza a un euro a casa
Vendesi casa a quindici minuti dal mare cristallino di Castelsardo in Sardegna, immersa nelle verde di un minuto borgo storico circondato da caseifici produttori del formaggio Granglona e stradine caratteristiche vissute da meno di 3000 abitanti. Costo dell'immobile? Un euro.Sembra una bufala ma nelle operazioni "case a 1 euro" lanciate negli anni da diversi paesini italiani ci sono nuove e inaspettate possibilità.
Nei giorni scorsi ad attirare l'attenzione è stata Ollolai, paesino sardo di duemila anime dove il sindaco Efisio Arbau è riuscito a vendere la prima casa al costo simbolico di un euro e che ora, sommerso da richieste, ne sta per piazzare almeno altre due.
Ollolai, case vendute a un euro contro lo spopolamento
Un'idea che fu lanciata per prima circa otto anni fa dalla cittadina siciliana di Salemi e che negli ultimi anni è stata adottata da almeno nove fra Comuni e frazioni tutti, tra burocrazia e speranze, con esiti differenti. Ecco come sono andati a finire. Se nella Salemi allora guidata da Vittorio Sgarbi il progetto fallì tra abitazioni a rischio crolli, sequestri e commissariamento del comune per infiltrazioni mafiose, nella vicina Gangi (Palermo) l'idea di dare nuova luce al paese grazie alle abitazioni vendute a prezzo simbolico e poi ristrutturate dai privati fu un successo: sono state almeno 1000 le richieste e 100 le case assegnate così che il borgo "tornerà presto a splendere – dice l'assessore Giuseppe Pane – .Noi abbiamo fatto da intermediari, da pungolo, la gente ha capito e comprato. Talmente tanto che ora il mercato immobiliare classico funziona bene. Il progetto case a 1 euro? C'è ancora ma ci sono poche case disponibili".
Poco dopo nel 2011 ci provò il piccolo paesino di Carrega Ligure (Alessandria), mille metri d'altezza e 85 anime. Furono scattate le foto dei ruderi e aperto un sito. "Nel tempo però non siamo riusciti a rintracciare i proprietari degli immobili abbandonati, parte dei quali sono persone decedute che non hanno fatto testamento. Il progetto è dunque fermo e inattuabile - dicono dal Comune - ma continuano ad arrivare centinaia di richieste perché su internet gira ancora la notizia. Lo sa, sono venuti fin dall'Argentina quassù per vedere le case. Altri ci telefono per chiedere se possono acquistare e farci campi di deltaplano, allevamenti...di tutto".
A fermare Carrega è stata la burocrazia, la stessa che per ora blocca Lecce dei Marsi. Affacciato sul parco nazionale dell'Abruzzo il paesino aquilano l'anno scorso ha lanciato l'iniziativa: su 20 case circa 8 erano pronte a essere messe in vendita a 1 euro. "Sono arrivate richieste da ovunque, soprattutto Inghilterra e Germania - spiega il sindaco Gianluca De Angelis - ma proprio ora che il bando era pronto ci siamo fermati. Spaventati da un servizio di Striscia, dove si faceva notare che su certe case l'Agenzia delle entrate potrebbe rivalersi del valore catastale dell'immobile nonostante sia venduta a costo praticamente zero, non vogliamo proporre qualcosa che si riveli falso". Così nella Marsica il bando andrà avanti ma solo dopo un eventuale concordato con l'agenzia delle tasse.
Regalbuto (Enna)
Ci sono paesi però dove le case a un euro stanno funzionando così bene da portare una linfa insperata.
Nemmeno 6 mesi fa il progetto è partito anche in Maremma a Montieri, provincia di Grosseto. "E' stato un rilancio enorme per noi - racconta il sindaco Nicola Verruzzi -. Avevamo alcune case bloccate da controversie giudiziarie e così ci siamo decisi a proporle a 1 euro. Su 10 immobili due sono stati venduti e stiamo trattando per altri". In realtà non è stata sufficiente una sola moneta: "La prima casa di 70mq è stata venduta a 12mila e sarà finita di ristrutturare con 50mila in tutto". Cifre comunque basse che attraggono centinaia di turisti "e ci ha chiamato perfino l'ambasciata ungherese o quella polacca per informazioni". Il progetto "va dunque avanti. Le normative italiane però non aiutano. Vorremmo poter alzare le aliquote di coloro che hanno abbandonato gli immobili per provare a vedere se vogliono lasciarceli per riutilizzarli" conclude fiducioso Verruzzi.
Il vero rilancio però sembra partire dalle isole. In Sicilia nell'incantevole Regalbuto, 9000 abitanti ai piedi dell'Etna, il bando sarà avviato a breve. "Lo stiamo ultimando - precisa Salvo Cardaci, presidente del consiglio comunale -. Stiamo studiando altri esempi e speriamo di partire entro 6 mesi-1 anno. Ci sono molte case fatiscenti ma cedendole a 1 euro con obbligo di ristrutturarle siamo sicuri di poter ripopolare alcune zone. Abbiamo già tante richieste..."
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