23.12.11
11.12.11
8.12.11
7.12.11
19.11.11
11.11.11
1.11.11
Le dieci domande di Cameron "Cittadini, diteci se siete felici" - Repubblica.it
31.10.11
8.10.11
Steve Jobs - Siate curiosi siate folli.
Sono onorato di essere qui con voi oggi alle vostre lauree in una delle migliori università del mondo. Io non mi sono mai laureato. Anzi, per dire la verità, questa è la cosa più vicina a una laurea che mi sia mai capitata.
Oggi voglio raccontarvi tre storie della mia vita. Tutto qui, niente di eccezionale: solo tre storie. La prima storia è sull'unire i puntini.
Ho lasciato il Reed College dopo il primo semestre, ma poi ho continuato a frequentare in maniera ufficiosa per altri 18 mesi circa prima di lasciare veramente. Allora, perché ho mollato? E' cominciato tutto prima che nascessi.
Mia madre biologica era una giovane studentessa di college non sposata, e decise di lasciarmi in adozione. Riteneva con determinazione che avrei dovuto essere adottato da laureati, e fece in modo che tutto fosse organizzato per farmi adottare fin dalla nascita da un avvocato e sua moglie. Però quando arrivai io loro decisero all'ultimo minuto che avrebbero voluto adottare una bambina. Così quelli che poi sono diventati i miei genitori adottivi e che erano in lista d'attesa, ricevettero una chiamata nel bel mezzo della notte che gli diceva: "C'è un bambino, un maschietto, non previsto. Lo volete voi?" Loro risposero: "Certamente".
Più tardi mia madre biologica scoprì che mia madre non si era mai laureata al college e che mio padre non aveva neanche finito il liceo. Rifiutò di firmare le ultime carte per l'adozione. Poi accettò di farlo, mesi dopo, solo quando i miei genitori adottivi promisero formalmente che un giorno io sarei andato al college. Diciassette anni dopo andai al college. Ma ingenuamente ne scelsi uno altrettanto costoso di Stanford, e tutti i risparmi dei miei genitori finirono per pagarmi l'ammissione e i corsi.
Dopo sei mesi, non riuscivo a vederci nessuna vera opportunità. Non avevo idea di quello che avrei voluto fare della mia vita e non vedevo come il college potesse aiutarmi a capirlo. Eppure ero là, che spendevo tutti quei soldi che i miei genitori avevano messo da parte lavorando per tutta la loro vita. Così decisi di mollare e avere fiducia che tutto sarebbe andato bene lo stesso. Era molto difficile all'epoca, ma guardandomi indietro ritengo che sia stata una delle migliori decisioni che abbia mai preso.
Nell'attimo che mollai il college, potei anche smettere di seguire i corsi che non mi interessavano e cominciai invece a capitare nelle classi che trovavo più interessanti. Non è stato tutto rose e fiori, però. Non avevo più una camera nel dormitorio, ed ero costretto a dormire sul pavimento delle camere dei miei amici. Guadagnavo soldi riportando al venditore le bottiglie di Coca cola vuote per avere i cinque centesimi di deposito e poter comprare da mangiare.
Una volta la settimana, alla domenica sera, camminavo per sette miglia attraverso la città per avere finalmente un buon pasto al tempio Hare Krishna: l'unico della settimana. Ma tutto quel che ho trovato seguendo la mia curiosità e la mia intuizione è risultato essere senza prezzo, dopo.
Vi faccio subito un esempio. Il Reed College all'epoca offriva probabilmente la miglior formazione del Paese relativamente alla calligrafia. Attraverso tutto il campus ogni poster, ogni etichetta, ogni cartello era scritto a mano con calligrafie meravigliose. Dato che avevo mollato i corsi ufficiali, decisi che avrei seguito la classe di calligrafia per imparare a scrivere così.
Fu lì che imparai dei caratteri serif e san serif, della differenza tra gli spazi che dividono le differenti combinazioni di lettere, di che cosa rende grande una stampa tipografica del testo. Fu meraviglioso, in un modo che la scienza non è in grado di offrire, perché era artistico, bello, storico e io ne fui assolutamente affascinato. Nessuna di queste cose però aveva alcuna speranza di trovare una applicazione pratica nella mia vita.
Ma poi, dieci anni dopo, quando ci trovammo a progettare il primo Macintosh, mi tornò tutto utile. E lo utilizzammo tutto per il Mac. E' stato il primo computer dotato di una meravigliosa capacità tipografica. Se non avessi mai lasciato il college e non avessi poi partecipato a quel singolo corso, il Mac non avrebbe probabilmente mai avuto la possibilità di gestire caratteri differenti o font spaziati in maniera proporzionale. E dato che Windows ha copiato il Mac, è probabile che non ci sarebbe stato nessun personal computer con quelle capacità.
Se non avessi mollato il college, non sarei mai riuscito a frequentare quel corso di calligrafia e i persona computer potrebbero non avere quelle stupende capacità di tipografia che invece hanno.
Certamente all'epoca in cui ero al college era impossibile unire i puntini guardando il futuro. Ma è diventato molto, molto chiaro dieci anni dopo, quando ho potuto guardare all'indietro. Di nuovo, non è possibile unire i puntini guardando avanti; potete solo unirli guardandovi all'indietro. C
osì, dovete aver fiducia che in qualche modo, nel futuro, i puntini si potranno unire. Dovete credere in qualcosa - il vostro ombelico, il destino, la vita, il karma, qualsiasi cosa. Questo tipo di approccio non mi ha mai lasciato a piedi e invece ha sempre fatto la differenza nella mia vita.
La mia seconda storia è a proposito dell'amore e della perdita.
Sono stato fortunato: ho trovato molto presto che cosa amo fare nella mia vita. Woz e io abbiamo fondato Apple nel garage della casa dei miei genitori quando avevo appena 20 anni. Abbiamo lavorato duramente e in 10 anni Apple è cresciuta da un'azienda con noi due e un garage in una compagnia da due miliardi di dollari con oltre quattromila dipendenti. L'anno prima avevamo appena realizzato la nostra migliore creazione - il Macintosh - e io avevo appena compiuto 30 anni, e in quel momento sono stato licenziato.
Come si fa a venir licenziati dall'azienda che hai creato? Beh, quando Apple era cresciuta avevamo assunto qualcuno che ritenevo avesse molto talento e capacità per guidare l'azienda insieme a me, e per il primo anno le cose sono andate molto bene. Ma poi le nostre visioni del futuro hanno cominciato a divergere e alla fine abbiamo avuto uno scontro. Quando questo successe, il Board dei direttori si schierò dalla sua parte. Quindi, a 30 anni io ero fuori. E in maniera plateale.
Quello che era stato il principale scopo della mia vita adulta era andato e io ero devastato da questa cosa. Non ho saputo davvero cosa fare per alcun imesi. Mi sentivo come se avessi tradito la generazione di imprenditori prima di me - come se avessi lasciato cadere la fiaccola che mi era stata passata. Incontrai David Packard e Bob Noyce e tentai di scusarmi per aver rovinato tutto così malamente. Era stato un fallimento pubblico e io presi anche in considerazione l'ipotesi di scappare via dalla Silicon Valley.
Ma qualcosa lentamente cominciò a crescere in me: ancora amavo quello che avevo fatto. L'evolvere degli eventi con Apple non avevano cambiato di un bit questa cosa. Ero stato respinto, ma ero sempre innamorato. E per questo decisi di ricominciare da capo. Non me ne accorsi allora, ma il fatto di essere stato licenziato da Apple era stata la miglior cosa che mi potesse succedere.
La pesantezza del successo era stata rimpiazzata dalla leggerezza di essere di nuovo un debuttante, senza più certezze su niente. Mi liberò dagli impedimenti consentendomi di entrare in uno dei periodi più creatvi della mia vita.
Durante i cinque anni successivi fondai un'azienda chiamata NeXT e poi un'altra azienda, chiamata Pixar, e mi innamorai di una donna meravigliosa che sarebbe diventata mia moglie. Pixar si è rivelata in grado di creare il primo film in animazione digitale, Toy Story, e adesso è lo studio di animazione più di successo al mondo. In un significativo susseguirsi degli eventi, Apple ha comprato NeXT, io sono ritornato ad Apple e la tecnologia sviluppata da NeXT è nel cuore dell'attuale rinascimento di Apple. E Laurene e io abbiamo una meravigliosa famiglia. Sono sicuro che niente di tutto questo sarebbe successo se non fossi stato licenziato da Apple. E' stata una medicina molto amara, ma ritengo che fosse necessaria per il paziente.
Qualche volta la vita ti colpisce come un mattone in testa. Non perdete la fede, però. Sono convinto che l'unica cosa che mi ha trattenuto dal mollare tutto sia stato l'amore per quello che ho fatto. Dovete trovare quel che amate. E questo vale sia per il vostro lavoro che per i vostri affetti. Il vostro lavoro riempirà una buona parte della vostra vita, e l'unico modo per essere realimente soddisfatti è fare quello che riterrete un buon lavoro.
E l'unico modo per fare un buon lavoro è amare quello che fate. Se ancora non l'avete trovato, continuate a cercare. Non accontentatevi. Con tutto il cuore, sono sicuro che capirete quando lo troverete. E, come in tutte le grandi storie, diventerà sempre migliore mano a mano che gli anni passano. Perciò, continuate a cercare sino a che non lo avrete trovato. Non vi accontentate.
La mia terza storia è a proposto della morte.
Quando avevo 17 anni lessi una citazione che suonava più o meno così: "Se vivrai ogni giorno come se fosse l'ultimo, sicuramente una volta avrai ragione". Mi colpì molto e da allora, per gli ultimi 33 anni, mi sono guardato ogni mattina allo specchio chiedendomi: "Se oggi fosse l'ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?". E ogni qualvolta la risposta è "no" per troppi giorni di fila, capisco che c'è qualcosa che deve essere cambiato.
Ricordarsi che morirò presto è il più importante strumento che io abbia mai incontrato per fare le grandi scelte della vita. Perché quasi tutte le cose - tutte le aspettative di eternità, tutto l'orgoglio, tutti i timori di essere imbarazzati o di fallire - semplicemente svaniscono di fronte all'idea della morte, lasciando solo quello che c'è di realmente importante.
Ricordarsi che dobbiamo morire è il modo migliore che io conosca per evitare di cadere nella trappola di chi pensa che avete qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c'è ragione per non seguire il vostro cuore.
Più o meno un anno fa mi è stato diagnosticato un cancro. Ho fatto la scansione alle sette e mezzo del mattino e questa ha mostrato chiaramente un tumore nel mio pancreas. Non sapevo neanche che cosa fosse un pancreas. I dottori mi dissero che si trattava di un cancro che era quasi sicuramente di tipo incurabile e che sarebbe stato meglio se avessi messo ordine nei miei affari (che è il codice dei dottori per dirti di prepararti a morire).
Questo significa prepararsi a dire ai tuoi figli in pochi mesi tutto quello che pensavi avresti avuto ancora dieci anni di tempo per dirglielo. Questo significa essere sicuri che tutto sia stato organizzato in modo tale che per la tua famiglia sia il più semplice possibile. Questo significa prepararsi a dire i tuoi "addio". Ho vissuto con il responso di quella diagnosi tutto il giorno. La sera tardi è arrivata la biopsia, cioè il risultato dell'analisi effettuata infilando un endoscopio giù per la mia gola, attraverso lo stomaco sino agli intestini per inserire un ago nel mio pancreas e catturare poche cellule del mio tumore. Ero sotto anestesia ma mia moglie - che era là - mi ha detto che quando i medici hanno visto le cellule sotto il microscopio hanno cominciato a gridare, perché è saltato fuori che si trattava di un cancro al pancreas molto raro e curabile con un intervento chirurgico.
Ho fatto l'intervento chirurgico e adesso sto bene. Questa è stata la volta in cui sono andato più vicino alla morte e spero che sia anche la più vicina per qualche decennio. Essendoci passato attraverso posso parlarvi adesso con un po' più di cognizione di causa di quando la morte era per me solo un concetto astratto e dirvi: Nessuno vuole morire.
Anche le persone che vogliono andare in paradiso non vogliono morire per andarci. E anche che la morte è la destinazione ultima che tutti abbiamo in comune. Nessuno gli è mai sfuggito. Ed è così come deve essere, perché la Morte è con tutta probabilità la più grande invenzione della Vita. E' l'agente di cambiamento della Vita. Spazza via il vecchio per far posto al nuovo. Adesso il nuovo siete voi, ma un giorno non troppo lontano diventerete gradualmente il vecchio e sarete spazzati via. Mi dispiace essere così drammatico ma è la pura verità.
Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario.
Quando ero un ragazzo c'era una incredibile rivista che si chiamava The Whole Earth Catalog, praticamente una delle bibbie della mia generazione. E' stata creata da Stewart Brand non molto lontano da qui, a Menlo Park, e Stewart ci ha messo dentro tutto il suo tocco poetico. E' stato alla fine degli anni Sessanta, prima dei personal computer e del desktop publishing, quando tutto era fato con macchine da scrivere, forbici e foto polaroid. E' stata una specie di Google in formato cartaceo tascabile, 35 anni prima che ci fosse Google: era idealistica e sconvolgente, traboccante di concetti chiari e fantastiche nozioni. Stewart e il suo gruppo pubblicarono vari numeri di The Whole Earth Catalog e quando arrivarono alla fine del loro percorso, pubblicarono il numero finale. Era più o meno la metà degli anni Settanta e io avevo la vostra età. Nell'ultima pagina del numero finale c'era una fotografia di una strada di campagna di prima mattina, il tipo di strada dove potreste trovarvi a fare l'autostop se siete dei tipi abbastanza avventurosi. Sotto la foto c'erano le parole: "Stay Hungry. Stay Foolish.", siate affamati, siate folli.
Era il loro messaggio di addio. Stay Hungry. Stay Foolish. Io me lo sono sempre augurato per me stesso. E adesso che vi laureate per cominciare una nuova vita, lo auguro a voi. Stay Hungry. Stay Foolish. Grazie a tutti.
6.10.11
2.10.11
1.10.11
30.9.11
17.9.11
9.8.11
1.8.11
25.7.11
Latte vaccino e diabete di tipo 1
Il rischio di diabete di tipo 1 è minore nei bambini che non vengono
nutriti con proteine di latte vaccino.
Secondo un nuovo studio pubblicato in giugno nell'American Journal of
Clinical Nutrition, i bambini che non sono esposti alle proteine del
latte vaccino durante l'infanzia possono avere un rischio minore di
sviluppare il diabete di tipo 1. Questi risultati arrivano dal trial
TRIGR - Trial to Reduce Insulin-dependent diabetes mellitus in the
Genetically at Risk (Trial per ridurre il diabete mellito
insulino-dipendente nelle persone geneticamente a rischio).
Durante lo studio, le donne che partecipavano venivano incoraggiate ad
allattare al seno. A quelle che poi passavano ai latti formulati, veniva
fornita una formula speciale in cui le proteine venivano modificate in
modo che non rimanesse alcuna proteina intatta del latte di mucca.
I risultati finali sono ancora in corso di valutazione, tuttavia lo
studio pilota, che comprende 230 bambini seguiti fino a circa 10 anni
d'età, ha mostrato che coloro che erano stati nutriti con la
formulazione speciale avevano il 50% di probabilità in meno di
sviluppare il diabete di tipo 1, rispetto ai bambini che avevano
consumato il normale latte formulato a base di latte vaccino.
Lo studio aggiunge quindi ulteriori evidenze alla teoria nota da tempo
secondo cui le proteine del latte vaccino attiverebbero la produzione di
anticorpi in grado di distruggere le cellule produttrici di insulina nei
bambini.
Fonte:
Knip M, Virtanen SM, Becker D, Dupré J, Krischer JP, Akerblom HK. Early
feeding and risk of type 1 diabetes: experiences from the Trial to
Reduce Insulin-dependent diabetes mellitus in the Genetically at Risk
(TRIGR). Am J Clin Nutr. Published ahead of print Jun 8, 2011.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21653795
nutriti con proteine di latte vaccino.
Secondo un nuovo studio pubblicato in giugno nell'American Journal of
Clinical Nutrition, i bambini che non sono esposti alle proteine del
latte vaccino durante l'infanzia possono avere un rischio minore di
sviluppare il diabete di tipo 1. Questi risultati arrivano dal trial
TRIGR - Trial to Reduce Insulin-dependent diabetes mellitus in the
Genetically at Risk (Trial per ridurre il diabete mellito
insulino-dipendente nelle persone geneticamente a rischio).
Durante lo studio, le donne che partecipavano venivano incoraggiate ad
allattare al seno. A quelle che poi passavano ai latti formulati, veniva
fornita una formula speciale in cui le proteine venivano modificate in
modo che non rimanesse alcuna proteina intatta del latte di mucca.
I risultati finali sono ancora in corso di valutazione, tuttavia lo
studio pilota, che comprende 230 bambini seguiti fino a circa 10 anni
d'età, ha mostrato che coloro che erano stati nutriti con la
formulazione speciale avevano il 50% di probabilità in meno di
sviluppare il diabete di tipo 1, rispetto ai bambini che avevano
consumato il normale latte formulato a base di latte vaccino.
Lo studio aggiunge quindi ulteriori evidenze alla teoria nota da tempo
secondo cui le proteine del latte vaccino attiverebbero la produzione di
anticorpi in grado di distruggere le cellule produttrici di insulina nei
bambini.
Fonte:
Knip M, Virtanen SM, Becker D, Dupré J, Krischer JP, Akerblom HK. Early
feeding and risk of type 1 diabetes: experiences from the Trial to
Reduce Insulin-dependent diabetes mellitus in the Genetically at Risk
(TRIGR). Am J Clin Nutr. Published ahead of print Jun 8, 2011.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21653795
28.6.11
25.6.11
16.4.11
10.4.11
7.4.11
4.4.11
Articolo di Repubblica.it
Articolo di Repubblica.it:
Mense, i genitori sul piede di guerra la class action finisce davanti al Tar - Milano - Repubblica.it
http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/04/03/news/mense_i_genitori_sul_piede_di_guerra_la_class_action_finisce_davanti_al_tar-14427923/
Articolo di Repubblica.it
Articolo di Repubblica.it:
Colorante caramello, un rischio è nascosto in molti alimenti - Repubblica.it
http://www.repubblica.it/salute/alimentazione/2011/04/02/news/caramello_un_rischio_nascosto_in_molti_alimenti-14417207/?ref=HREC2-6
3.4.11
26.3.11
Milano-Endine
Milano-Endine: 88km, 3h 18', decine di attraversamenti di paesi, media
27km/h, max 42.5kn/h.
il piisello e' tuttora insensibile (lo taglio!).
Devo cambiare sella (prendo quella divisa in due).
Mi si informicolano i piedi: cambio anche quelli...
27km/h, max 42.5kn/h.
il piisello e' tuttora insensibile (lo taglio!).
Devo cambiare sella (prendo quella divisa in due).
Mi si informicolano i piedi: cambio anche quelli...
22.3.11
20.3.11
13.3.11
new curcumin-hybrid compound - CNB-001 (from Medical News Today)
After Stroke, New Hybrid Drug, Derived From Common Spice, May Protect, Rebuild Brain Cells
Whether or not you're fond of Indian, Southeast Asian and Middle Eastern food, stroke researchers at Cedars-Sinai Medical Center think you may become a fan of one of their key spices.
Whether or not you're fond of Indian, Southeast Asian and Middle Eastern food, stroke researchers at Cedars-Sinai Medical Center think you may become a fan of one of their key spices.
IGF-1 - da www.my-personaltrainer.it
La somatomedina o IGF-1
La produzione locale di IGF-1 è molto importante perché molti effetti di questo ormone ricadono direttamente sulle cellule vicine (meccanismo paracrino). A livello muscolare esiste, per esempio, una isoforma di IGF-1 chiamata MGF (fattore di crescita meccanico). Il fattore di crescita insulino simile (IGF-1 insuline-like growth factor), conosciuto anche con il nome di somatomedina, è un ormone di natura proteica con una struttura molecolare simile a quella dell'insulina. L'IGF-1 riveste un ruolo importantissimo neiprocessi di crescita del bambino e mantiene i suoi effetti anabolici anche in età adulta.
Questo potente ormone viene prodotto soprattutto a livello epatico, ma anche nei condrociti che regolano la sintesi dicartilagine, nei fibroblasti e in altri tessuti.
Una volta prodotto, L'IGF-1 viene liberato in circolo, dove si lega a speciali proteine chiamate IGF-BP (IGF-binding proteins o proteine di trasporto dell'IGF1). Queste sei proteine ne aumentano l'emivita plasmatica (da 10 minuti a 3-4 ore) prolungando così il tempo di permanenza dell'ormone in circolo.
L'IGF-1 ha attività insulino simile e promuove la proliferazione e la differenziazione cellulare, soprattutto a livello cartilagineo e muscolare (promuove l'attivazione delle cellule satellite). Le funzioni biologiche della somotomedina si svolgono sia con meccanismo autocrino che parocrino/endocrino a seconda che i tessuti bersaglio siano gli stessi che lo producono (autocrino) o altri (parocrino se raggiunge tali tessuti con il liquido extracelllare, endocrino se il fluido di trasporto è il sangue).
Questo potente ormone viene prodotto soprattutto a livello epatico, ma anche nei condrociti che regolano la sintesi dicartilagine, nei fibroblasti e in altri tessuti.
Una volta prodotto, L'IGF-1 viene liberato in circolo, dove si lega a speciali proteine chiamate IGF-BP (IGF-binding proteins o proteine di trasporto dell'IGF1). Queste sei proteine ne aumentano l'emivita plasmatica (da 10 minuti a 3-4 ore) prolungando così il tempo di permanenza dell'ormone in circolo.
L'IGF-1 ha attività insulino simile e promuove la proliferazione e la differenziazione cellulare, soprattutto a livello cartilagineo e muscolare (promuove l'attivazione delle cellule satellite). Le funzioni biologiche della somotomedina si svolgono sia con meccanismo autocrino che parocrino/endocrino a seconda che i tessuti bersaglio siano gli stessi che lo producono (autocrino) o altri (parocrino se raggiunge tali tessuti con il liquido extracelllare, endocrino se il fluido di trasporto è il sangue).
Come tutti gli ormoni di natura proteica anche l'IGF-1 ha bisogno di specifici recettori cellulari per espletare la propria azione. Tali recettori si concentrano soprattutto in alcuni tessuti come quello muscolare, osseo, cartilagineo, cutaneo, nervoso e renale. La loro attività è molto simile a quella dei recettori per l'insulina e non a caso, una piccola quota di somatomedina viene captata proprio dai recettori insulinici. Accanto all'IGF-1 sono state scoperte altre due proteine, chiamate IGF-2 ed IGF-3 con attività analoga all'IGF-1.
Molte azioni del GH sono mediate dall'IGF-1 e viceversa. Al contrario della somatotropina (GH) i livelli plasmatici di somatomedina sono relativamente costanti durante la giornata e non subiscono le fluttuazioni tipiche degli altri ormoni anabolici, secreti a ritmo circadiano(GH, testosterone).
Le concentrazioni di IGF-1 aumentano gradualmente nell'età infantile e nella pubertà , per poi calare nell'età adulta. Nei soggetti obesi, nonostante i livelli di GH siano ridotti i livelli di IGF1 rientrano nella norma. Deficit di IGF-1 e carenza o ridotta funzionalità dei suoi recettori, si riscontrano nei ritardi di crescita (nanismi), in casi di insufficienza epatica, nell'ipotiroidismo e nei diabetici.
Fisiologicamente i valori più bassi si riscontrano nell'infanzia e nella terza età . Tuttavia questo declino legato all'invecchiamento può essere prevenuto da un adeguato livello di attività fisica.
L'IGF-1 è dunque un potente fattore di crescita cellulare, un ormone dalle forti proprietà anaboliche i cui meccanismi di azione non sono ancora stati completamente chiariti. A livello osseo, per esempio, stimola l'attività dei condrociti, le cellule deputate alla sintesi di nuova cartilagine e favorisce l'attività degli osteoblasti, aumentando il trofismo osseo.
Molti di questi effetti dipendono dall'interazione con il GH. Tale associazione aumenta la ritenzione dell'azoto (bilancio azotato positivo), stimola l'attività delle cellule satellite, favorisce lo smaltimento del tessuto adiposo in eccesso e migliora la sintesi di DNA, RNA, collagene ed acido ialuronico, grazie allo stimolo sull'azione dei fibroblasti.
Attualmente la ricerca si sta concentrando sull'utilizzo di questo ormone nella cura di patologie come il diabete, l'osteoporosi, la distrofia muscolare ed il nanismo. Tali malattie sono infatti correlate a ridotti livelli plasmatici di IGF-1.
Le concentrazioni di IGF-1 aumentano gradualmente nell'età infantile e nella pubertà , per poi calare nell'età adulta. Nei soggetti obesi, nonostante i livelli di GH siano ridotti i livelli di IGF1 rientrano nella norma. Deficit di IGF-1 e carenza o ridotta funzionalità dei suoi recettori, si riscontrano nei ritardi di crescita (nanismi), in casi di insufficienza epatica, nell'ipotiroidismo e nei diabetici.
Fisiologicamente i valori più bassi si riscontrano nell'infanzia e nella terza età . Tuttavia questo declino legato all'invecchiamento può essere prevenuto da un adeguato livello di attività fisica.
L'IGF-1 è dunque un potente fattore di crescita cellulare, un ormone dalle forti proprietà anaboliche i cui meccanismi di azione non sono ancora stati completamente chiariti. A livello osseo, per esempio, stimola l'attività dei condrociti, le cellule deputate alla sintesi di nuova cartilagine e favorisce l'attività degli osteoblasti, aumentando il trofismo osseo.
Molti di questi effetti dipendono dall'interazione con il GH. Tale associazione aumenta la ritenzione dell'azoto (bilancio azotato positivo), stimola l'attività delle cellule satellite, favorisce lo smaltimento del tessuto adiposo in eccesso e migliora la sintesi di DNA, RNA, collagene ed acido ialuronico, grazie allo stimolo sull'azione dei fibroblasti.
Attualmente la ricerca si sta concentrando sull'utilizzo di questo ormone nella cura di patologie come il diabete, l'osteoporosi, la distrofia muscolare ed il nanismo. Tali malattie sono infatti correlate a ridotti livelli plasmatici di IGF-1.
Aumentare la secrezione di IGF-1 in modo naturale
Come tutti gli altri ormoni anabolici, i cui effetti sono stati ampiamente dimostrati (DHEA, testosterone e GH), anche l'IGF-1 ha attirato l'attenzione di molti sportivi. Tuttavia il ridotto numero di studi sull'efficacia e sui possibili effetti collaterali di una somministrazione esogena e la relativa dipendenza da un ormone ben più studiato e popolare come il GH, hanno in parte smorzato l'entusiasmo per questo peptide.
A questa classe di ormoni viene infatti attribuita una serie impressionante di attività benefiche, a volte quasi miracolose, che trovano terreno fertile nel comune desiderio di raggiungere o mantenere bellezza, prestanza fisica, forza e giovinezza.
In attesa di studi che rilancino le proprietà di questo ormone e della nascita dei soliti integratori a presunta azione stimolante, vediamo qualche consiglio generale per aumentare la sintesi di IGF-1 in modo naturale.
La maggior parte delle macchine costruite dall'uomo non migliora con l'uso, anzi, spesso e volentieri accade il contrario. Il nostro organismo però funziona diversamente e come sa benissimo chi frequenta il mondo delle palestre, più si usano i propri muscoli e più forti si diventa. D'altra parte, come sanno benissimo gli astronauti, se il muscolo non viene sollecitato con regolarità tende all'atrofia, ovvero ad un'involuzione delle sue caratteristiche di forza, elasticità e resistenza. Medesimo discorso può essere fatto per l'IGF-1.
Essendo un ormone anabolico, la sua massima stimolazione avviene durante esercizi ad alta intensità con forte produzione di acido lattico. Il bodybuilding sembra dunque l'attività più indicata per aumentare la secrezione e gli effetti benefici dell'IGF-1. Nello specifico il massimo stimolo si ottiene con allenamenti ad alta intensità che non superino i 45 minuti. Tale tipologia di allenamento può tuttavia essere praticata soltanto da atleti sani ed esperti, mentre è sconsigliata per diabetici, ipertesi, cardiopatici e per chi soffre di seri problemi articolari. In questi casi sono più indicate attività di tipo aerobico come la corsa od il ciclismo che, pur avendo un'efficacia minore, contribuiscono senza dubbio a rallentarne il processo di invecchiamento.
Un'alimentazione ricca di proteine contribuisce a potenziare gli effetti dell'IGF-1 e per certi versi a stimolarne la secrezione, a patto che non si esageri con le dosi. Ricordiamo infatti che anche le proteine, se assunte in eccesso, affaticano inutilmente l'intero organismo. Le scorie prodotte, aumentando l'accumulo di tossine, favoriscono la deposizione di grasso e il decremento della massa muscolare, diminuendo l'efficienza dell'organismo. L'alimentazione dovrà quindi essere anche ricca di acqua, fibre e vitamine. I consigli proseguono a questo punto con le raccomandazioni di routine come l'astinenza da alcolici,droghe e fumo, l'osservanza del giusto periodo di riposo notturno e la riduzione dello stress.
A questa classe di ormoni viene infatti attribuita una serie impressionante di attività benefiche, a volte quasi miracolose, che trovano terreno fertile nel comune desiderio di raggiungere o mantenere bellezza, prestanza fisica, forza e giovinezza.
In attesa di studi che rilancino le proprietà di questo ormone e della nascita dei soliti integratori a presunta azione stimolante, vediamo qualche consiglio generale per aumentare la sintesi di IGF-1 in modo naturale.
La maggior parte delle macchine costruite dall'uomo non migliora con l'uso, anzi, spesso e volentieri accade il contrario. Il nostro organismo però funziona diversamente e come sa benissimo chi frequenta il mondo delle palestre, più si usano i propri muscoli e più forti si diventa. D'altra parte, come sanno benissimo gli astronauti, se il muscolo non viene sollecitato con regolarità tende all'atrofia, ovvero ad un'involuzione delle sue caratteristiche di forza, elasticità e resistenza. Medesimo discorso può essere fatto per l'IGF-1.
Essendo un ormone anabolico, la sua massima stimolazione avviene durante esercizi ad alta intensità con forte produzione di acido lattico. Il bodybuilding sembra dunque l'attività più indicata per aumentare la secrezione e gli effetti benefici dell'IGF-1. Nello specifico il massimo stimolo si ottiene con allenamenti ad alta intensità che non superino i 45 minuti. Tale tipologia di allenamento può tuttavia essere praticata soltanto da atleti sani ed esperti, mentre è sconsigliata per diabetici, ipertesi, cardiopatici e per chi soffre di seri problemi articolari. In questi casi sono più indicate attività di tipo aerobico come la corsa od il ciclismo che, pur avendo un'efficacia minore, contribuiscono senza dubbio a rallentarne il processo di invecchiamento.
Un'alimentazione ricca di proteine contribuisce a potenziare gli effetti dell'IGF-1 e per certi versi a stimolarne la secrezione, a patto che non si esageri con le dosi. Ricordiamo infatti che anche le proteine, se assunte in eccesso, affaticano inutilmente l'intero organismo. Le scorie prodotte, aumentando l'accumulo di tossine, favoriscono la deposizione di grasso e il decremento della massa muscolare, diminuendo l'efficienza dell'organismo. L'alimentazione dovrà quindi essere anche ricca di acqua, fibre e vitamine. I consigli proseguono a questo punto con le raccomandazioni di routine come l'astinenza da alcolici,droghe e fumo, l'osservanza del giusto periodo di riposo notturno e la riduzione dello stress.
IGF-1, DOPING E TUMORE
Elevati livelli ematici di questa proteina sembrano correlati ad un aumento del rischio di cancro. L'IGF-1 gioca infatti un ruolo importante, non solo nella crescita muscolare, ma anche nello sviluppo di cellule cancerose.
Come abbiamo visto la dieta e l'esercizio fisico influenzano in modo rilevante i livelli di IGF-1. Tali valori possono comunque subire un ben più rapido ed innaturale aumento in seguito all'uso di sostanze dopanti, con conseguente rischio di sviluppare alcuni tipi di tumori come quello alla prostata.
Come abbiamo visto la dieta e l'esercizio fisico influenzano in modo rilevante i livelli di IGF-1. Tali valori possono comunque subire un ben più rapido ed innaturale aumento in seguito all'uso di sostanze dopanti, con conseguente rischio di sviluppare alcuni tipi di tumori come quello alla prostata.
Immuni da cancro e diabete - di Agnese Codignola (il Sole 24 Ore)
Si è guadagnato molte pagine su riviste e siti internazionali l'ultimo studio pubblicato da Valter Longo su «Science Translational Medicine», non solo perché aiuta a comprendere meglio una rara malattia genetica che colpisce una popolazione dell'Ecuador, la sindrome di Laron, caratterizzata da bassissima statura, ma anche perché fornisce indicazioni sulla longevità e su malattie quali cancro e diabete, nonché una conferma indiretta ad anni di studi sperimentali. Valter Longo è un genovese trapiantato a Los Angeles, dove dirige il laboratorio di Gerontologia e biologia della Southern University. Studia condizioni che influiscono sulla durata della vita e ha dimostrato, su organismi che vanno dai lieviti agli animali, che chi ha meno Insulin-like Growth Factor-1 (Igf-1) perché sottoposto a una dieta con pochissime calorie o per specifiche mutazioni, vive molto più a lungo dei controlli, talvolta il doppio. Ebbene: anche gli ecuadoregni colpiti da sindrome di Laron, che provoca una delezione del recettore dell'ormone della crescita Gh, vivono più a lungo e sono virtualmente esenti da cancro e diabete. Il dato interessante è che l'effetto sul recettore del Gh si traduce in un drastico abbassamento dell'Igf-1, che sembra quindi essere una sostanza fondamentale tanto per lo sviluppo di tumori e diabete (come del resto suggerito da moltissimi studi degli ultimi anni), quanto per la durata stessa della vita.
12.3.11
12.2.11
17.1.11
correree staminali muscolari...
(See attached file: Reduced Satellite Cell Numbers and Myogenic Capacity in
aging can be alleviated by Endurance Exercise.pdf)
aging can be alleviated by Endurance Exercise.pdf)
10.1.11
Moneta unica con debiti multipli - Il Sole 24 ORE
Marco (marco.finetti@fastwebnet.it) ti ha inviato il seguente articolo:
Moneta unica con debiti multipli
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