Diciamoci la verità: per un comune mortale, viaggiatore non compulsivo e onesto contribuente italiano, un viaggio in Australia è roba da "una volta nella vita". In più, trattandosi in pratica di un continente, tocca fare delle scelte dolorose: si può vedere anche molto ma mai tutto. E se, come è probabile e consigliabile, non vorrete rinunciare ad ammirare il monolito di Ayers Rock - nome corretto: Uluru - lo scopo di queste righe è raccomandarvi di non perdervi un paio di altre perle del Northern Territory (NT), lo stato, anzi, il "territorio" nel cuore del continente australiano in cui vi troverete.
Se infatti Uluru e il rosso dei suoi deserti è il simbolo del Red Centre, più di un terzo dell'enorme estensione dello stato (che da solo vale un sesto dell'Australia ed è vasto quanto Francia, Spagna e Italia messe insieme) è occupata a nord dal Top End, dal clima tropicale e ricco di acque.
Proprio l'acqua è protagonista indiscussa delle due "perle" citate. La prima, il parco nazionale Kakadu nell'Arnhem Land, l'avete probabilmente sentita nominare. A sole tre ore di auto dalla capitale Darwin, Kakadu è il cuore naturalistico ed etnografico della terra di Arnhem e del Top End: uno spettacolare insieme di foreste pluviali e scarpate rocciose, di fiumi, scogliere marine e savana, con intatti "santuari" di pitture rupestri e luoghi sacri per le popolazioni aborigene.
Ma oltre a Kakadu - iscritto come Uluru nella lista Unesco del Patrimonio dell'umanità - il Northern Territory cela attrattive ancora più nascoste e pressochè sconosciute ai turisti europei. Come il Nitmiluk National Park. Per chi arriva dall'Italia, il passaggio obbligato è Darwin, punto di snodo comodo anche per i viaggiatori che provenissero dalla parte meridionale dell'Australia. Due buoni indirizzi per pernottare:
Elan Soho Suites e Adina Apartment Hotel
Waterfront.
Nella capitale del Northern Territory si approda via Singapore (12 ore di volo da Malpensa con Singapore Airlines e altre 4 dall'hub della compagnia asiatica) oppure con Qantas (via Londra), Etihad (via Abu Dhabi), Emirates (via Dubai). Da Darwin, due soluzioni: noleggiare un'auto o affidarsi a un'agenzia per coprire i circa 350 km che ci separano dalla nostra meta e per tutto l'itinerario. La prima soluzione, praticabile, implica una certa dimestichezza non solo con le lunghe distanze non autostradali ma soprattutto con la proverbiale solitudine che accoglie i viandanti sulle strade australiane e con la conseguente necessità di dimenticare i comodi e frequenti autogrill europei.
Per la seconda soluzione, un buon servizio è offerto da
On Tour NT che, su richiesta, può mettervi a disposizione Roberto Marrone, guida e driver di evidenti origini italiane. Una terza alternativa è data dal mitico treno
The Ghan, che attraversa il continente da Darwin a Adelaide. Ma quello sul convoglio è un viaggio nel viaggio, che merita ben altro spazio. A noi, al momento, interessa solo una delle tappe del Ghan, Katherine.
Prima di arrivarci si sosta per il pranzo a Pine Creek, pugno di case nel nulla dove però si gusta un buon fish & chips nella
Lazy Lizard Tavern. Quest'ultima è una pittoresca stazione di sosta che si fa un punto d'orgoglio di essere costruita con mattoni di materiale ricavato dai numerosissimi termitai della regione. Altri 90 km ed ecco Katherine, terza città per dimensioni nel NT dopo la capitale e dopo Alice Springs ma con solo 7500 abitanti; da qui il nostro itinerario entra davvero nel vivo, lascia la direzione sud-est della strada n. 1 altrimenti detta Stuart Highway, svolta deciso verso nord-est e raggiunge in mezz'oretta la nostra meta di oggi, il
Cicada Lodge.
Se seguirete i nostri consigli, prenoterete via web o attraverso il tour operator di Darwin un paio di notti in questo indimenticabile lodge che si definisce giustamente "nestled in the wilderness", annidato nella natura selvaggia. Unendo lusso rigoroso e sostenibilità, il lodge è formato da soli 18 bungalow discreti, moderni, perfettamente equipaggiati e quasi invisibili tra savana e boscaglia. Un aperitivo ai bordi della piccola piscina vi introdurrà a una cena perfetta per qualità e intima per clima e calore dell'ospitalità di Clive e Tessa Pollack, manager del Lodge e della collegata agenzia
Nitmiluk Tours.
È proprio questa agenzia a prenderci in consegna, dopo una sontuosa colazione al sorgere del sole, la mattina successiva. Ci attende il clou della nostra escursione nei 2900 kmq del
Nitmiluk National Park, regno e proprietà della nazione aborigena Jawoyn: una crociera lungo le tortuose e scoscese gole del Katherine Gorge.
Se il vostro budget lo permette, voi potrete anche sorvolarle in elicottero ma noi siamo sicuri che sia meglio stare più vicini a queste acque dai colori primordiali grazie a questa tranquilla, breve (2 ore) ma emozionante escursione in battello. Programmi e durate delle crociere variano a seconda delle stagioni (secca e umida) del livello delle acque del fiume e delle esigenze dei partecipanti; le imbarcazioni sono molto comode e gli itinerari con formule "base" sono adatti a tutti, bambini e anziani compresi.
Uniche raccomandazioni: attenzione alle temperature, proteggersi dal sole, seguire scrupolosamente le indicazioni delle guide. I corsi d'acqua, qui, non sono infestati da letali coccodrilli come nel Kakadu ma la natura non scherza e quando si scende dal battello per ammirare le pitture rupestri o le scarpate rocciose delle gole occorre stare nelle aree indicate. È così che ci si può rilassare con rinfrescanti tuffi nelle comode calette in cui ogni itinerario fa sosta.
Naturalmente, sono molte le attività possibili nel Parco Nazionale di Nitmiluk, a contatto con le popolazioni locali, visitando o sorvolando spettacolari cascate come le Jim Jim Falls che formano laghi e panorami da "origini del mondo", pagaiando in kayak o percorrendo più impegnativi "trail" a piedi. La stagione più favorevole per l'itinerario descritto va da maggio a settembre.
Per maggiori info è molto utile il sito del
Northern Territory, in italiano, con pagine dedicate alla regione di Katherine. Interessanti ed emblematici i video disponibili sul nuovissimo sito
Virtual Journeys. Altre info
qui.
(06 marzo 2015)